lunedì 26 marzo 2012

postheadericon Arrivano le elezioni! (poveri noi)


Oggi ospito un bellissimo pezzo del mio amico Andrea, che condivido in pieno, Buona Lettura..


Le elezioni amministrative del 2012 si stanno avvicinando. Il periodo che vivremo da oggi fino al fatidico 6 maggio, è di quelli che divertono di più. "Ce l'ha fatta tizio al paese mio, mi ci butto anch'io!", questa è la riflessione tipica del candidato italiano per le elzioni comunali. Perfetti imbecilli, decerebrati, ignoranti danno libero sfogo all'innata capacità tutta italiana del teatro da strada. Questi individui, usciti dalla cucine delle mogli intente a cucinar polpette al sugo, si accalorano, declamano in puro stile farsesco su temi di cui hanno assoluta incompetenza. Sperticandosi attraverso luoghi comuni, banalità e voci tra il comun sentire, offrono agli astanti spettacoli degni della migliore commedia dell'arte.
Di tutto ciò ci aveva già ampiamente documentato la grande stagione cinematografica della commedia all'italiana, ed è difficile credere che oggi, a decenni di distanza da quei capolavori, nulla sia cambiato nella psicologia dell'italiano medio. Il bieco arrivismo abbinato alla ricerca di una sistemazione per se stessi, per i propri familiari od amici, stanno ancora alla base della propensione dell'italiano al mondo della politica. Lo strato più involuto della popolazione (quella che segue ancora il tg 4 o l' "Isola dei famosi", per intenderci) è ancora possibilista: dalla generazione del dopoguerra, che era ancora tutto sommato fatalista (l'esperienza bellica aveva reso il popolo italiano rassegnato e pronto a nuove catastrofi), le ultime generazioni di italiani hanno ripreso l'antica speranza nella furbizia e l'inganno, nell'incauto credere che più ti avvicini al Potere meglio vivi. Ed ecco allora sorgere il tratto pedagogico del messaggio berlusconiano: siate miei servi e avrete privilegi, immunità ed onori. Sgualdrine da quattro sodi sono finite nei consigli regionali se non addirittura in parlamento, a fianco di truffatori, evasori fiscali e imbroglioni di varia natura. Anche la televisione contribuisce a questo sfacelo ed è come rimasta congelata al dettame di Berlusconi, continuando a proporre come modello di cittadino questa tipologia subumana ben rappresentata dalla stragrande maggioranza dei politici e da quei perfetti zerbini che sono i presentatori TV.
Le innumerevoli dominazioni cui è stato sottoposto il popolo italiano lo hanno reso diffidente verso ogni forma di innovazione e cambiamento, riversando tutta la fiducia solo verso strutture consolidate come la famiglia o gli amici più stretti. Tutto questo è comprensibile. Tuttavia, quando questa attitudine fuoriesce dalle mura domestiche, ecco la catastrofe. Il meccanismo della raccomandazione ha compromesso irrimediabilmente il buon funzionamento della macchina pubblica, settore in cui l'incompetenza la fa da padrone e facendo enormemente lievitare la spesa pubblica. Inoltre, fatto ancor più grave, le mafie hanno ormai il quasi totale controllo sugli appalti nelle opere pubbliche; addirittura la forte presenza della 'ndrangheta (soprattutto nell'ambito dell'edilizia) si è riscontrata nel nord Italia, dove forze politiche come la Lega nord (inizialmente fortemente ostile nei confronti del meridione), movimenti che si erano proposti come l'ultimo baluardo della legalità già dai tempi di tangentopoli, sono stati coinvolti in presunte attività illegali, ora al vaglio della magistratura.
Più sopra si è fatto cenno al privilegio che dà la vicinanza al Potere. Ebbene, se non ricordiamo male, nelle corti medievali e rinascimentali una delle figure più vicine al Re era il buffone di corte. Egli aveva il compito di rallegrare il signore e gli altri cortigiani con facezie e motti di spirito, nel tentativo di far ridere i presenti. Ecco, questa sembra essere diventata l'unica caratteristica del candidato politico di oggi: essere un ciarlatano preposto al pubblico divertimento... sempre finchè qualcuno avrà ancora voglia di ridere.   

Andrea P.

                                                        Talco-Testamento di un buffone



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